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Scarafaggi

SCARAFAGGI - ATTO UNICO

Cosa mi ha portato a scrivere questo testo? La semplice voglia di gridare; la voglia di denunciare. Non sono il primo ad aver scritto qualcosa del genere, ma ora faccio parte di quella esigua schiera di persone che, abbandonato il conformismo teatrale (così come si faceva negli anni 70), trovando nella libera giovialità della parola il modo con cui potere scrivere, hanno cercato di elevarsi, o forse per esprimersi meglio, di porsi a lato rispetto al teatro tradizionale.
La semplice voglia di gridare, è proprio questa la molla che mi ha dato lo scatto iniziale per scrivere questo atto unico.
Questo testo non ha una storia, ma è un collage di monologhi, di microstorie, di frasi slegate, di poesie già scritte, di pensieri, di improvvisi scatti e di repentini arresti, il tutto cucito da un unico fil rouge che, dall’inizio alla fine, non solo tiene assieme il testo ma cerca, e spero che ciò possa riuscire, di legare alle frasi, ad ogni singola parola, anche il pubblico che assiste, ed assiste non in maniera passiva, ma è, letteralmente, il quinto personaggio, senza il quale non avrebbe nessun significato mettere in scena questo testo.
Questo fil rouge è la voglia di libertà, è il cercare di pizzicare le coscienze, di coinvolgere l’attenzione in maniera totale su delle parole che sembrano, a volte, inflazionate, oppure, a volte, desuete: ingiustizia; storia; diritti negati; libertà.

I personaggi sono completamente anonimi, e per questo li ho appellati semplicemente con dei numeri, ma anonimi non sono i fatti, anzi sono fatti conosciuti e quotidiani, fatti che a volte ci passano accanto senza frastuoni, e noi li lasciamo passare; oppure sono fatti che ci fanno indignare per un po’ di tempo per poi lasciarli cadere nell’oblio della memoria.

La storia, e non solo la grande storia, non ci dovrebbe mai abbandonare, ma dovrebbe essere assiduamente presente in ogni nostra azione quotidiana.
 Lo spettacolo è stato messo in scena, dalla compagnia "StiamoStretti" per la prima volta il 28 Febbraio 2009 presso l'Auditorium del Conservatorio Duni di Matera, all'interno della rassegna "Teatriamo. 1° Festival di teatro emergente della provincia di Matera" ed è stato vincitore del premio alla migliore regia.







Scritto e diretto da: Marco Bileddo
Interpreti: Francesco Smaldone, Nancy Citro, Emanuela Sangiorgio, 
Carmen Cambio, Antonia Miola, Nicola Zunino
Tecnico video-audio: Tommaso Schiuma
Tecnico luci: Giulio De Lorenzo

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